Durante il incontro con i ragazzi per l’unità ho sentito fortissima la presenza di Gesù che mi chiamava a sceglierlo come ideale. Ho capito che la mia vita doveva cambiare: dovevo amare tutti, soprattutto i miei genitori. Fin da piccola avevo sofferto tanto a causa loro, li avevo visti spesso litigare. Mi ero sentita sola e abbandonata da tutti. Quando poi si sono separati vedevo papà solo una volta alla settimana. Più passavano i mesi più ero triste per questa situazione, spesso stavo in camera a piangere:
mi sembrava un dolore più grande di me. Conoscere i Ragazzi per l’unità è stato per me incontrare Dio che è amore: a lui dovevo rispondere amando. Ho iniziato facendo il primo passo verso tutti. Quando ero con papà mi interessavo a lui e al suo lavoro, mentre a casa cercavo mille modi per amare la mamma. Cercavo di amarli prendendo su di me anche i loro dolori. In Gesù che sulla croce non aveva mollato, trovavo la forza momento per momento. Piano piano ho visto cambiare il loro rapporto. Adesso quando papà viene a prendermi, non suona solo il campanello, ma sale fino in casa e mamma lo accoglie, a volte persino con un sorriso. Sia Fatta...
Parola di Vita dal mese: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto" (Lc 1,38)